Il villaggio, citato nel 1227 come centro di vicinanza, era un’importante stazione di cambio sull’antica strada per il Gottardo.
La parte antica del villaggio si concentra attorno alla via di attraversamento originale che non coincide con quella attuale. La via primitiva è inserita nel mezzo del nucleo, lambisce la cappella di S. Ambrogio spostandosi verso Ovest definita spazialmente da antiche abitazioni in pietra e in legno molto ravvicinate, per poi uscire allo scoperto, incrociare il torrente ora coperto ed inoltrarsi in un secondo gruppo di abitazioni quasi tutte di tipo alpino. Il patrimonio edilizio si presenta ben conservato con una varietà di tipi interessante; dalla casa in legno, la “Casa del Gottardo”, alla costruzione in muratura intonacata a più piani con copertura a due falde, fino a volumi di disegno ottocentesco venuti ad inserirsi anche nel tessuto tradizionale. Da salvaguardare i gruppi edilizi del nucleo abitativo esposto a sud-est, la parte più antica del villaggio attorno alla Chiesa di S. Ambrogio, il gruppo di abitazioni alpine antiche, l’accesso al nucleo tradizionale e il poggio dove sorge la Chiesa di S. Maurizio. Elementi eminenti sono la cappella dei Santi Ambrogio e Maurizio documentata dal 1227, la torre dei Pedrini, alta costruzione a pianta quadrata con tetto a due falde e resti di una cornice di mensole che sosteneva un cammino di ronda, eretta nel quattordicesimo secolo, e la Chiesa Parrocchiale di S. Maurizio trasformata nel 1800. (© UFC, Berna)